Bussole e cartine geografiche: anche i bambini possono imparare ad orientarsi in montagna!
(Tratto dall'incontro miniNOI del 15 febbraio 2020 - NOI Techpark, Bz)
La montagna è un paradiso per i bambini: possiamo correre tra i prati, trovare sassi "speciali" e magari vedere qualche animale lontano con il binocolo.
Imparare ad orientarsi con una cartina geografica ci permette di capire molte cose sul territorio, sui riferimenti spaziali che abbiamo (oggettivi e soggettivi) e sulle convenzioni grafiche che ci permettono di capire molte cose sulle montagne, come la loro pendenza.
La prima cosa si impara che una cartina è davvero poco utile se non abbiamo una bussola: senza un sistema fisso e universale di riferimento, infatti, la cartina ci dà un'immagine dall'alto del territorio, ma non ci dice da che parte dobbiamo guardarla!
Eccoci quindi ai punti cardinali e alla bussola, che con la sua freccia ci aiuta ad individuare il Nord. Per ricordarci i punti cardinali nell'ordine corretto esistono dei trucchi mnemonici: la frase "Nie Ohne Schuhe Wandern" in tedesco e "Non Essere Sempre Ottimista" in italiano.
Nord, Est, Sud e Ovest ce li ricorderemo così in modo semplice e immediato.
Ora sappiamo che, tenendo la cartina in mano nel senso in cui le scritte sono leggibili e puntandola verso il Nord avrò un sistema di riferimento corrispondente alla realtà.
Ma cosa sono quelle linee disegnate intorno alle montagne? In italiano hanno una parola complicata: si chiamano isoipse, o curve di livello, e sono linee immaginarie disegnate sulla mappa per unire punti che si trovano alla stessa altitudine rispetto al livello del mare.
A che cosa servono? Come sappiamo le montagne sono alte a volte migliaia di metri e rappresentare questa tridimensionalità su una superficie piatta come quella di una cartina geografica non è facile. Le isoipse, nelle mappe topografiche, servono proprio per rappresentare questa tridimensionalità, aiutandoci a capire dove il terreno è piano, dove è in salita o discesa e dove ci sono le cime delle montagne. Le curve di livello sono disegnate infatti sempre alla stessa distanza (effettiva, sul terreno) tra loro. Osservandole sulla mappa vedremo quindi che, in caso di salita o discesa ripida le linee saranno più vicine tra loro, mentre sui terreni pianeggianti saranno più distanti. In questo modo, guardando ad esempio il percorso di un sentiero, possiamo capire se sarà in salita, in piano oppure in discesa, e volendo possiamo calcolare esattamente il dislivello.
Hai trovato questo articolo interessante e conosci un bambino o una bambina tra i 6 e i 12 a cui interessa scoprire sempre cose nuove sul mondo della scienza? miniNOI continua con altri appuntamenti fino al 18 aprile 2020, sempre di sabato pomeriggio. Scopri il programma sul sito www.noi.bz.it/mininoi e iscriviti, la partecipazione è gratuita!
miniNOI è un progetto organizzato da NOI Techpark, il nuovo distretto innovativo che unisce enti di ricerca, università e aziende per rendere l'Alto Adige un territorio più innovativo e competitivo. Si trova a Bolzano Sud, in via Volta, nell’areale dell’ex Alumix. miniNOI – Science Club for Kids è rivolto ai bambini tra i 6 e i 12 anni.
Questo racconto è stato tratto da Durante il laboratorio miniNOI che si è tenuto a NOI Techpark lo scorso 15 febbraio abbiamo parlato proprio di questo, e lo abbiamo fatto partendo da uno strumento sempre più in disuso oggi, tra GPS e navigatori: la cartina geografica.
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