Può capitare di dover trascorrere un periodo prolungato a casa (o quasi), che sia per una condizione di salute, per un'esigenza del momento o per un virus globale come in quest ultimo periodo, e se non ci sono gli amici, la scuola, il parco, il tempo scorre più lentamente del solito.
Oggi, primo giorno di chiusura straordinaria delle scuole anche qui in Alto Adige, la tentazione di accendere i cartoni è stata tanta: le mie belvette di 4 e 6 anni minacciavano di far saltare in aria la casa.
Ci voleva un piano, qualcosa che facesse breccia nelle loro piccole testoline e le convincesse a convivere spontaneamente e pacificamente con i loro genitori per i prossimi 10 lunghissimi giorni. Il problema non è tanto il fatto di non avere intrattenimenti, quanto il fatto di non poter giocare con gli altri bambini, viaggiare, visitare i musei... E questo lascia noi grandi un filino senza idee.
Nell'anno possono capitare (in ogni caso) questi "arresti domiciliari", allora vediamo di renderli divertenti! Così ci siamo organizzati noi:
1 - Abbiamo chiesto ai bambini cosa desiderino fare. Sembra da pazzi scatenati, ma in realtà far scegliere a loro le attività toglie gran parte della frenesia dovuta al "non so" (vale sia per i grandi che per i piccoli). Inoltre, ci permette di scremare le proposte, e con l'occasione spiegare perché alcune cose si potranno fare - come costruire una tenda in salotto, ma è solo un esempio - e altre no. Questo darà a tutti la sensazione di avere più controllo sulla situazione, e di viverla piu serenamente in generale.
2 - Abbiamo stilato un programma. Questo è il patto che abbiamo fatto, significa che TUTTI - grandi e piccoli- ci prendiamo l'impegno di rendere piacevole questa circostanza, ciò che è scritto è scritto, lo abbiamo concordato perché va bene a tutti e vale totalmente. Inoltre ci tranquillizza: ci divertiremo!
3 - Il programma alterna fasi semi-guidate a gioco libero. Alle attività che abbiamo concordato, di 1 o 2 ore alla volta a seconda dello scopo, seguono momenti liberi. Magari di lego, playmobil, puzzle, giochi di ruolo in autonomia, dove l'adulto fa l'adulto (faccende, un film, un libro) e il bambino inventa come un bambino. Questo è fattibile con i più grandi, certo... I piu piccoli però magari fanno ancora il sonnellino, si spera. Sarebbe comunque importante se tutti riuscissero a recuperare un pezzettino della propria dimensione, almeno una volta al giorno, anche per poco, per convivere serenamente.
Allora, tutti pronti per la challenge? Ecco il nostro programma tutto da giocare! IL PIANO: 10 GIORNI DI ATTIVITÀ, LAVORETTI E... DESTINAZIONI DOMESTICHE!
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